Guida generale

Questa guida fornisce definizioni e informazioni utili relative a ciascuna sezione delle schede ERIC.

Caratteristiche/Pericoli

Temperatura ambiente: temperatura dellambiente alla quale si verifica qualunque evento chimico.- Normalmente è riferita alla temperatura di 20 °C.

BLEVE: esplosione di vapori diffusi dal liquido bollente (Boiling Liquid Expanding Vapour Explosion). Si verifica generalmente quando un fuoco esterno provoca surriscaldamento del liquido (gas liquefatto) contenuto allinterno del recipiente, provocandone linfragilimento a livello di st--ruttura metallica e la conseguente rottura per aumento della pressione interna.

Reattiva: la proprietà di una materia di reagire rapidamente sia spontaneamente sia per cause esterne quali calore, acqua, ossigeno (aria), urti, ecc., producendo una trasformazione chimica con rilascio di energia di polimerizzazione o decomposizione.

VCE: Esplosione della Nube di Vapore (Vapour Cloud Explosion), causata dallaccensione di una nu-be di gas/vapore infiammabile in miscela con laria in ambiente non confinato, p.es. allaria ap--erta.

Dispositivi di protezione individuale

E enfatizzato che nessun indumento offre resistenza completa a tutti i prodotti chimici.

In base alla natura del pericolo delle materie, i livelli di protezione individuali nelle schede ERIC sono distinti in cinque categorie.

  • Autorespiratore con guanti resistenti agli agenti chimici.
  • Autorespiratore con indumento protettivo solo nei casi di probabile contatto con lagente chim-ico.
  • Autorespiratore con indumento protettivo.
  • Autorespiratore con indumento protettivo che deve essere a tenuta di gas nei casi in cui sia più probabile il contatto con la materia o con i suoi vapori.
  • Indumento completo a tenuta di gas.

Lindumento completo a tenuta di gas è quello a più alto livello di protezione contro gli agenti- chimici. Tali indumenti possono essere realizzati in neoprene, gomma vinilica o altri materiali e vengono usati con lautorespiratore. Assicurano protezione per molte sostanze chimiche, ma no-n per tutte. In caso di dubbio consultare un esperto.

Per incidenti coinvolgenti gas refrigerati e molti altri gas liquefatti il cui contatto provoca congelamento e gravi danni agli occhi, proteggersi con indumenti termicamente isolati compresi guanti di tessuto spesso o di cuoio. Allo stesso modo, per incidenti con forte irraggiamento, proteggersi con indumenti riflettenti il calore.

Gli indumenti antincendio conformi alla norma EN 469 offrono una buona protezione di base per interventi in caso di incidente coinvolgente prodotti chimici e comprendono elmetto, stivali protettivi e guanti. Indumenti non conformi alla norma EN 469 potrebbero rivelarsi non idonei nella gestione di emergenze chimiche.

Labbigliamento protettivo in PVC non è adatto per molte sostanze chimiche comunemente trasporta-te.

Perdite

Per evitare un aumento delle perdite, ogni fuoriuscita di prodotto dovrebbe essere fermata al più presto possibile, se ciò può essere fatto in regime di sicurezza. In funzione della natura del prodotto e del volume dello spanto potrebbero rendersi necessari ulteriori interventi. Questi ultimi possono consistere in azioni di contenimento o di diluizione con acqua. Raccomandazioni specifiche sono fornite nelle singole schede ERIC.

Per circoscrivere al meglio larea contaminata, è importante contenere ogni perdita dove possibi-le, tenendo presente che contenere è diverso da assorbire. Gli operatori delle squadre di intervento dovrebbero inoltre essere edotti sui pericoli fisici delle aree contaminate, p.es.: una superficie può divenire pericolosa, le polveri possono formare nubi di pulviscolo, ecc. Prestare perciò attenzione dovendo muoversi in aree contaminate dal prodotto fuoriuscito.

Alcuni prodotti, per la loro pericolosità intrinseca, devono essere lavati al più presto con acqua in modo da diluire rapidamente la perdita. Alcune situazioni richiedono particolare attenzione per limitare al massimo il danno ambientale.

Per tutti i prodotti con punto di infiammabilità inferiore a 60 °C è importante una operazione di monitoraggio continuo, potendo essi formare miscela esplosiva con laria. Lequipaggiamento a --disposizione delle squadre di intervento (apparecchiature elettriche, pompe, ecc.) deve essere a sicurezza intrinseca per prevenire laccensione dei vapori. Inutile dire che sul luogo dellinc--idente non è permesso fumare o accendere fiamme libere.

Per precauzione contro ogni forma di avvelenamento degli operatori delle squadre di intervento, tutto il personale impegnato nelle operazioni deve evitare di consumare cibo sul luogo dellemer-genza, in particolare se nellincidente sono coinvolte materie tossiche.

Dopo aver provveduto a contenere la perdita di un liquido può essere necessario assorbire il prodotto, specialmente se non è possibile recuperarlo. Nelle schede ERIC vengono indicati vari sistemi di intervento in funzione della natura della sostanza/e coinvolta/e.

Per i prodotti i cui effetti potrebbero interessare aree esterne a quella del rilascio vengono fornite indicazioni per minimizzare limpatto ambientale, quali: Abbattere o disperdere la nube-- di gas con acqua nebulizzata; impedire che lacqua nebulizzata possa venire in contatto con il -prodotto liquido.

Incendio

Agenti estinguenti - evitare di provocare inquinamento

La maggior parte degli agenti estinguenti può provocare inquinamento dei corsi dacqua. Il rilas-cio di getti dacqua o acqua nebulizzata per lo spegnimento di incendi, la diluizione degli span-ti, labbattimento/assorbimento di gas o nubi di vapore sono possibili cause di inquinamento idr-ico, in caso di incidenti coinvolgenti prodotti chimici. Anche polveri chimiche, alcuni estinguenti gassosi, schiume o altri agenti a base di acqua potrebbero rivelarsi inquinanti dopo il loro utilizzo.

Ne consegue che tutti i mezzi di estinzione devono essere usati con cautela.

Interventi antincendio

I metodi antincendio descritti e i dispositivi specificati sono quelli compatibili con la sostanza chimica direttamente coinvolta nellincendio, sia essa o no infiammabile. Gli incendi che int-eressano edifici adiacenti, veicoli o altre proprietà dovrebbero essere trattati in conformità a procedure stabilite.

Allontanamento dei contenitori dalle fonti di calore.

E considerata una misura ovvia, nelle operazioni antincendio, non esporre a rischio le squadre -di intervento. Perciò questa avvertenza non viene normalmente riportata nelle schede ERIC, ad eccezione di quelle relative a materie che presentano rischio di reazione violenta con lacqua. In- questi casi lavvertenza di raffreddare i contenitori con acqua non viene data. Viceversa, nell-e schede che si riferiscono a materie molto reattive o a materie in recipienti sotto pressione, non vi è lavvertenza di allontanare i contenitori. Per queste materie si consiglia, infatti, di- operare da posizioni protette ed è raccomandato luso di cannoni monitori o di lance a comando -automatico.

Primo soccorso

Le schede ERIC sono state progettate per essere usate da operatori esperti delle squadre di intervento. Si presume perciò che questi operatori siano già in grado di svolgere interventi di primo soccorso quali respirazione artificiale, massaggio cardiaco, o siano addestrati alluso di app-arecchiature di rianimazione che insufflano ossigeno (non in atmosfera infiammabile!) o aria, regolandone meccanicamente il flusso nei polmoni dellinfortunato in funzione della sua capacità p-olmonare.

Sono date per assunte alcune operazioni base come la rimozione di indumenti costrittivi in circostanze appropriate.

Le informazioni contenute nelle schede ERIC si riferiscono solo a interventi di primo soccorso e non devono essere utilizzate per il trattamento (para)medico degli infortunati.

Se una persona non protetta viene contaminata, è importante soccorrerla in modo corretto, in funzione del tipo di sostanza chimica. Tali misure, quando necessario, sono indicate nelle schede ERIC.

Precauzioni essenziali per il recupero del prodotto

Alle operazioni di recupero del prodotto provvedono le stesse squadre di intervento in alcuni Paesi europei; in altri Paesi intervengono imprese esterne specializzate. In questa sezione delle schede ERIC vengono date istruzioni alle squadre di intervento dotate di equipaggiamenti e con conoscenze specifiche, così come a coloro che, anche se non direttamente coinvolti, hanno competenze di base relativamente agli interventi di recupero operati da imprese specializzate.

Tali informazioni sono afferenti alla scelta delle pompe adatte per il trasferimento del prodotto, alla necessità di una corretta messa a terra dellequipaggiamento e al recupero del prodotto -fuoriuscito. E di particolare importanza la necessità di utilizzare pompe con adeguate caratter-istiche di sicurezza per liquidi e gas infiammabili, p.es. EEX de II A T3 CENELEC (EN 50014), -dove:

EEX = costruzione elettrica per atmosfere potenzialmente esplosive

de = misura di protezione per evitare laccensione dellatmosfera esplosiva circostante (d = cus--todia a prova di esplosione, e = sicurezza aumentata)

II A = gruppo di gas/liquidi (II A = propano, gas naturale, benzina o fluidi similari) per i quali la costruzione elettrica è idonea

T = temperatura massima superficiale (T3 = per i liquidi con temperatura di accensione superiore a 200°C, la temperatura della superficie esterna della costruzione elettrica non deve essere maggiore di 200 °C).

Precauzioni dopo lintervento

Il personale delle squadre di intervento che è venuto a contatto con il prodotto fuoriuscito deve essere sottoposto a procedure di decontaminazione il più presto possibile. I dispositivi di protezione individuale contaminati devono essere rimossi dopo luso seguendo le procedure raccoman-date e, prima del loro riutilizzo, stoccati in area sicura fino a completa decontaminazione. Se non è possibile la decontaminazione sul posto, chiedere il parere di un esperto prima di effettuarne il trasporto dal luogo dellincidente.

E data per acquisita losservanza delle misure igieniche di base (p.es. doccia e cambio indumen--ti) da parte del personale di queste squadre al loro rientro in sede.

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